Domegge di Cadore
Conosciuto per il florido commercio di occhiali, il paese è anche caratterizzato dalla presenza di numerose piccole chiese, alcune delle quali conservano al loro interno dipinti di grande interesse e bellezza.
Ad ovest si trova il gruppo delle Marmarole, cime dal fascino senza tempo, dove ci sono i Rifugi Chiggiato, Baion e Ciareido.
Ad est spiccano gli Spalti di Toro con le loro guglie e forcelle, i Monfalconi, il Montanel e il Cridola, che collegano il Cadore con la val Cimoliana e la provincia di Pordenone. I Rifugi Padova e Cercenà possono essere tranquillamente raggiunti in macchina e sono ottimi punti di partenza per escursioni di diverse lunghezza e difficoltà. Una Via Crucis nel bosco conduce all’Eremo dei romiti, un tempo sede di una comunità di frati francescani, oggi accogliente rifugio aperto tutto l’anno.
A Domegge sono state trovate importanti testimonianze del passato. Un falcetto e un ascia di bronzo risalenti al XIII – XII sec. a.C. rappresentano i più antichi segni di presenza umana nell’area del Centro Cadore. Scavi effettuati in posti diversi hanno portato alla luce teschi, scheletri, corredi funebri e gioielli risalenti al periodo VII – II a.C., prova di antiche necropoli sotterranee.
Di alto valore storico-artistico le chiese edificate nel territorio del paese. La chiesa di San Giorgio, parrocchia di Domegge, si erge come un tempio, con le sue imponenti colonne e i capitelli corinzi, nella Piazza dei Martiri e raccoglie al suo interno importanti opere di Marco Vecellio, nipote di Tiziano.
L’ antica chiesa di San Rocco è un vero gioiello: venne costruita nel 1400 con lastre di pietra e al suo interno custodisce un altare in legno intagliato e dorato.
Alcune delle principali escursioni da Domegge di Cadore.


